Rifugi della Valle Maira
Panorami aperti, spettacolari, dominati da vicino dal Pelvo d'Elva e dal Monte Chersogno, più lontano dal Monviso. Escursione che, senza eccessiva fatica, porta al bel Lago Camoscere ed al vicino Bivacco Bonfante.
Descrizione: Dal Colle della Bicocca si scende lungo la sterrata che conduce alla grangia sottostante ancora per un breve tratto. Al primo tornante verso sinistra, si imbocca sulla destra l'evidente sentiero (segnavia T6 e U24) che sale tra pendii prativi. Lasciato poco oltre, sulla destra, il bivio per il Pelvo d'Elva (segnavia U24), il sentiero riprende a salire per un breve tratto, per poi spianare e traversare a mezzacosta le pendici del Pelvo d'Elva. In questo lungo tratto si tagliano in quota il Vallone di Fonte Matte, dove il sentiero attraversa anche due piccoli rii, ed il Vallone di Fontana Lupo, al centro del quale si trova un piccolo gias e dove giunge una traccia di sentiero proveniente da Grange Garneri. Poco oltre il gias, il sentiero cambia pendenza e traversa in salita a superare i contrafforti orientali delMonte Camoscere. Nuovamente in falsopiano, il sentiero lascia sulla sinistra una traccia in discesa ed inizia un traverso che sale in diagonale con comode pendenze fino a superare un piccolo salto roccioso. In breve si raggiunge un bivio: a sinistra per la Fonte Nera, a destra per il Lago Camoscere. Sebbene il Bivacco Bonfante si trovi a sinistra, è consigliata la brevissima digressione al lago ed ai ruderi di una vecchia caserma. Tornati sui propri passi, ed imboccato il sentiero per la Fonte Nera, con lieve discesa si raggiunge in pochi minuti il Bivacco Bonfante.
Accessi: Da Dronero si risale la Valle Maira fino alla frazione Bassura di Stroppo. Qui si prende la deviazione sulla destra per Cucchiales ed Elva. Prima di raggiungere Elva, ma dopo parecchi chilometri di strada tortuosa, un bivio sulla destra (segnalato solo per chi proviente in senso opposto) porta al Colle di Sampeyre. Al colle si imbocca la sterrata sulla sinistra che, con lieve saliscendi, porta in circa 6km al Colle della Biccocca (piccolo slargo ove si lascia l'auto).
Una delle vie più comode di accesso all'Altopiano della Gardetta, vero paradiso della marmotta. L'importanza strategica dell'area è testimoniata dalle numerose strade, caserme e fortificazioni che si incontrano.
Descrizione: Il sentiero incomincia poco sotto l'ampio pianoro pascolivo noto come Prato Ciorliero.
Escursione con racchette da neve al bivacco Sartore Danilo, 2440 m – Valle Maira
Dopo aver valicato il ponticello seguiamo la stradina immediatamente a destra (indicazioni per Colle del Sautron e sorgenti Pausa) che parte in leggera salita tagliando un lariceto. Lasciate per strada alcune diramazioni proseguiamo fino al suo termine.
La traccia da seguire ora è quella che prosegue verso ovest, in direzione di un grande masso visibile dal basso che precede lasorgente Pausa (1920 m), prestando prima attenzione al tipo e alla quantità di neve presente sul percorso e valutandone i rischi.
Non esistendo con la neve un itinerario obbligato, saliamo alla meglio, zigzagando verso il grande masso che spicca in alto verso destra. Lo superiamo a sinistra mentre l’itinerario, facendosi più ripido e faticoso, va a sbordare sui lunghi tornanti della strada ex militare (sentiero Frassati) che proviene dalle sorgenti Maira.
Continuando per un po’ nel taglio dei tornanti ci trasferiamo sul falso piano dove prende inizio un lungo vallone laterale; sul lato destro sono ubicate le grange Pausa (2056 m). Lasciato a destra il percorso che si inoltra verso le pendici del Monte Sautron, seguiamo per un breve tratto la pista che prosegue più a sinistra lungo il vallonasso di Sautron meridionale. In breve ci portiamo alla base di alcune pareti rocciose.
Lasciata nei pressi di una fontana la pista che procede verso il lontano Passo della Cavalla (direzione sud), procediamo verso ovest sul pendio che, diventando più ripido, risale alcune brevi balze susseguenti rompendo i tratti di maggior salita.
Intanto, verso sinistra, notiamo molto distante la caratteristica mole arrotondata dell’Auto Vallonasso (2885 m). Superate le brevi balze, compare finalmente vicino il bivacco, eretto nei pressi di alcune vecchie casermette.
I Baraccamenti di Prato Ciorliero
Vale la pena gettare lo sguardo ai fabbricati, alcuni riattati ed alcuni ormai quasi distrutti, di Prato Ciorliero. Nonostante il toponimo faccia riferimento a ben altre attività praticate in zona ('chouliero' in provenzale indicava un campo in cui venivano coltivati i cavoli), si tratta di edifici militari, baraccamenti invernali per la truppa, che comprendevano dormitori, cucine e scuderia.
Il sentiero si stacca a sinistra dalla sterrata con due ripidi tornanti e poi prosegue a salire abbastanza ripido con percorso prevalentemente diagonale in un rado lariceto. Si sale sempre sul versante destro orografico, lasciando man mano i larici e passando su un terreno prativo, caratterizzato da una tipica conformazione geologica di tipo carsico, dove vale la pena fermarsi a godere del panorama che ci si lascia alle spalle.
L'Opera 180 del Vallo Alpino
Si incontrano, nella parte alta del vallone, numerose opere difensive facenti parte del Vallo Alpino e risalenti al secondo conflitto mondiale, alcune delle quali in discreto stato di conservazione. La maggiore di queste, l'Opera 180, armata con due mitragliatrici ed un cannone anticarro, si trova proprio a fianco del sentiero. Sebbene l'apparente discreto stato delle strutture inviti ad una visita, si ricordi comunque che si tratta di edifici che si trovano in stato di abbandono da oltre mezzo secolo, perdipiù ubicati su terreno instabile.
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Avvicinandosi al Passo, il sentiero si sposta verso il centro del vallone, su terreno franoso e radi ciuffi d'erba. Giunti al Passo della Gardetta, si incontra subito la ex rotabile militare che dall'altopiano della Gardetta sale verso il Passo di Rocca Brancia e al Colle Oserot. La si segue verso sinistra fino a scendere al pianoro ove si trova Rifugio della Gardetta.
La Marmotta
L'Altopiano della Gardetta può considerarsi il "Paradiso della Marmotta", a giudicare dalla nutrita colonia che lo abita.
La marmotta (Marmota marmota)è probabilmente il più conosciuto e forse il più simpatico mammifero alpino. Vive in praterie alpine, spesso e volentieri inframezzate da massi sotto i quali la marmotta scava la propria tana. Lunga tra i 45 e i 60cm, inclusa la coda, ha un peso che può raggiungere i 6kg a fine estate ma che risulta quasi dimezzato in primavera, al termine del letargo. Il folto mantello, di colore bruno, può essere più o meno scuro a seconda degli individui. Erbivora, seleziona piante o parti di esse ricche di zuccheri per poter accumulare le riserve necessarie a superare l'inverno. Animale sociale e territoriale, vive in famiglie e difende attivamente il proprio territorio.
Accessi: Da Dronero si risale la Valle Maira fin quasi ad Acceglio. Poche decine di metri prima di entrare in paese, si imbocca sulla sinistra il ponte che attraversa il Torrente Maira e si risale il Vallone di Unerzio superando Chialvetta, Pratorotondo e Viviere. Si prosegue sulla sterrata fin quasi al suo termine, Prato Ciorliero, poco prima del quale ha inizio il sentiero.
Note: Il rifugio è anche raggiungibile in auto, proveniendo dalla parte opposta a quella cui si arriva con il sentiero descritto, lungo una strada che sale da Marmora e, nell'ultimo tratto, diventa sterrata.
Capanna sociale CARMAGNOLA (2830 m)
Località: La Colletta, Comune di Acceglio
Proprietà: CAI Monviso
Accesso: Da Acceglio, Vallone Traversiere loc. Madonna delle Grazie su sterrata e sentiero (2:15 ore, diff. T/E).
Bivacco SELLINA (1350 m)
Località: Sellina - Castlas, Comune di Roccabruna
Proprietà: ?
Accesso: Itinerario 14.24
Servizi: aperto, non adatto ad utilizzo escursionistico; dispone di due brande di emergenza e ampie tavolate da pranzo: fontana nei pressi.
Ricostruito dagli operai forestali della Regione Piemonte con la collaborazione del Comune di Rocabruna e della Comunità Montana Valle Maira nel mese di marzo 2001, in luogo di quello distrutto dall'incendio boschivo del 14 febbraio 1990.
Rifugio Partigiano 104° Brigata Garibaldi "Carlo FISSORE" (1252 m)
Località: Sant'Anna di Roccabruna, Comune di Roccabruna
Proprietà: ?
Accesso: Il rifugio si trova nella borgata Sant'Anna di Roccabruna.
Inaugurato il 25 aprile 1972, sicuramente uno dei siti più rappresentativi della Resistenza in Valle Maira, il rifugio è oggi Centro Rete de "I Sentieri della Libertà". Ospita una postazione multimediale che approfondisce le vicende storiche del luogo, una mostra fotografica permanente sulla 104^ Brigata Garibaldi ed un bookshop ricco di pubblicazioni e materiali specifici.
Rifugio Nicolò RIGONI (1250 m)
Località: Sant'Anna di Roccabruna, Comune di Roccabruna
Proprietà: Comune di Roccabruna
Accesso: Il rifugio si trova nella borgata Sant'Anna di Roccabruna, raggiungibile in un minuto a piedi dalla Cappella di Sant'Anna.
Rifugio della GARDETTA (2335 m)
Località: Pianoro della Gardetta, Comune di Canosio
Proprietà: CAI Cuneo
Accesso: Itinerario 14.03 o dal Colle del Preit su strada sterrata.
Bivacco LE DUE VALLI (2610 m)
Località: Passo La Croce occidentale, Comune di Acceglio
Proprietà: Comune di Acceglio
Accesso: dal Vallone di Unerzio, loc. Prato Ciorliero, su sentiero (2:30 ore, diff. E); oppure Itinerario 12.15 fino ai Laghi inf. di Roburent quindi per sfasciumi al Passo Peroni e su traccia fino al bivacco (3:00 ore, diff. EE)
Servizi: solo tavolato su cui dormire per circa 4 persone, nè materassi nè coperte, no acqua; sempre aperto.
Capanna Sociale UNERZIO (1639 m)
Località: Pratorotondo, Comune di Acceglio
Proprietà: CAI Monviso
Accesso: Strada asfaltata da Acceglio per Chialvetta e Pratorotondo
Servizi: E' una abitazione in paese. Dispone di illuminazione elettrica, cucina a gas, acqua potabile, servizi igienici interni con doccia, riscaldamento a legna.
Bivacco Angelo VALMAGGIA (2335 m)
Località: Vallone di Enchiausa, Comune di Acceglio
Proprietà: Giovane Montagna Sezione di Cuneo, CAI sottosezione di Dronero, Comune di Acceglio
Accesso: Itinerario 14.17
Servizi: 12 posti letto, gas e luce, fontana non troppo distante del bivacco; sempre aperto.
Bivacco ENRICO e MARIO (2693 m)
Località: Colle Feuillas, Comune di Acceglio
Proprietà: Associazione Montagne Senza Frontiere
Accesso: Itinerario 14.17
Servizi: 12 posti letto, cucina a gas, qualche stoviglia, coperte (notevole umidità interna), no acqua (fontana a circa 0h45' lungo il sentiero di accesso); sempre aperto.
Bivacco BONELLI (2328 m)
Località: Lago d'Apzoi, Comune di Acceglio
Proprietà: CAI Cuneo
Accesso: Itinerario 14.04, Itinerario 14.01
Servizi: Illuminazione fotovoltaica, acqua a 15 min; chiuso (necessario ritiro chiavi).
Bivacco Danilo SARTORE (2440 m
Località: Nei pressi di Croce Paesana, Comune di Acceglio
Proprietà: ?
Accesso:Itinerario 14.25
Servizi: Illuminazione fotovoltaica, sempre aperto, 8 posti letto.
Il Bivacco è dedicato a Danilo Sartore, giovane atleta dell'esercito deceduto a 22 anni in Valle d'Aosta, durante un allenamento in parete. E' stato realizzato grazie al contributo finanziario della famiglia e al lavoro di decine di volontari, ed inaugurato il 7 agosto 2011.
Rifugio STROPPIA (2260 m)
Località: Cascate di Stroppia, Comune di Acceglio
Proprietà: CAI Monviso
Accesso: Itinerario 14.07
Servizi: illuminazione fotovoltaica, riscaldamento a legna.
Bivacco Beppe BARENGHI (2815 m)
Località: Lago del Vallonasso di Stroppia, Comune di Acceglio
Proprietà: CAI Cuneo, sottosez. Busca
Accesso: Itinerario 14.07
Servizi: 9 posti letto, materassi e coperte, illuminazione fotovoltaica, acqua esterna; sempre aperto.
Bivacco BONFANTE (2600 m)
Località: Piano della Vallonetta, Valle Maira, Comune di Elva
Proprietà: CAI Brà
Accesso: Itinerario 14.15
Servizi: 12 posti letto, illuminazione fotovoltaica, acqua esterna e sorgente a 10' in direzione Monte Chersogno; sempre aperto.