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Valle Pesio

 

 

Rifugio Piero GARELLI (1970 m)

 

Località: Pian del Lupo, Comune di Chiusa Pesio
Proprietà: CAI Mondovì
Accesso: Itinerario 07.04, Itinerario 07.07
Servizi: gestito.

Inaugurato nel lontano 1950, la struttura originaria aveva una curiosa forma a mezza botte e poteva ospitare 18 persone: era stato completato in soli quindici giorni l'anno precedente. Ampliato notevolemnte nel 1968, il rifugio fu poi completamente distrutto in un incendio nel 1987. Ricostruito ex-novo, venne inaugurato nel 1991. Il rifugio è dedicato a Piero Garelli, presidente in carica della sezione del CAI di Mondovì, deportato e morto in prigionia nel campo di concentramento di Mauthausen.

Gias, Acqua, Pietre

(Giro delle carsene)

Partendo da Pian delle Gorre, seguire l’itinerario che porta al Rifugio Garelli che si snoda in un magnifico bosco di abeti bianchi e tocca i Gias Sottano di Sestrera, Giaset, Pian Delle Vipere (è rimasto il nome) e Gias Soprano di Sestrera, raggiungendo poi il Rifugio dove vi è una delle due Stazioni Botaniche. Sosta e pernottamento al Rifugio con eventuale escursione pomeridiana fino alla Porta Sestrera (2250 m, h 0,35 dal rifugio). Il giorno successivo si raggiunge il Laghetto del Marguareis dove è situata la seconda Stazione Botanica per poi scendere costeggiando il Gias Soprano del Marguareis seguendo le indicazioni per risalire al Passo del Duca (1990 m). Il Passo immette nella Conca delle Carsene, stupendo paesaggio carsico ricco di anfratti, grotte, doline e luogo di studio ed avventura per moltissimi speleologi italiani e stranieri. Nella conca è situato il caratteristico Gias delle Ortiche in prossimità del quale si stacca il sentiero che, attraverso l’aereo e panoramico Passo del Baban, discende verso il Gias Fontana costeggiando il recinto dei cervi e risale al Pian delle Gorre.

 

Anello del Garelli e delle stazioni botaniche

 

Itinerario di notevole bellezza ed interesse che si svolge integralmente nel Parco Naturale della Valle Pesio e Tanaro. Si parte dal caratteristico Pian delle Gorre a quota 1040 m e si segue un primo tratto della vecchia strada militare che sale fino al Salto (quota 1200 m), abbandonata la strada, il sentiero si inerpica attraverso il bosco misto e abetaia di abete bianco e raggiunge il Gias Soprano di Sestrera (quota 1875 m). Da qui si apre una stupenda vista sulle imponenti pareti del Massiccio del Marguareis ed in una ventina di minuti si raggiunge il Rifugio Piero Garelli a quota 1970 m. Sul pianoro antistante il rifugio è situata la 1a Stazione Botanica che si può visitare dopo un giusto riposo al rifugio. Pranzo al rifugio e nel pomeriggio discesa lungo il Vallone del Marguareis con visita alla Stazione Botanica presso il laghetto del Marguareis (quota 1928 m) e ritorno al Pian delle Gorre.

 

Giro del Marguareis
 

Il Giro del Marguareis permette agli escursionisti di compiere un percorso ad anello intorno alla montagna più celebre delle Alpi Liguri, il Marguareis. Fortemente voluto dal Parco omonimo, il Giro del Marguareis è un trekking articolato in cinque tappe da rifugio a rifugio il cui principale punto di forza è la notevole varietà di ambienti e atmosfere. Si parte infatti dalla valle Pesio e dai boschi di abete bianco del suo Parco Naturale per scollettare verso gli ampi pascoli erbosi dell’Alta valle Ellero; si passa poi in val Corsaglia, dove si trovano i due magnifici laghi della Raschera e Brignola. Quindi si giunge in Alta val Tanaro, da dove è possibile ammirare la riviera di levante, per poi fare ritorno in valle Pesio lambendo la valle Roja e transitando attraverso l’altopiano carsico della Conca delle Carsene. Sono dunque ben quattro le valli coinvolte dal Giro del Marguareis: la valle Pesio, la valle Ellero, la val Corsaglia e l’Alta Val Tanaro. Il Marguareis, con i suoi 2.651 metri che ne fanno la vetta più alta delle Alpi Liguri, è la cima culminante di un'enorme bastionata di roccia calcarea solcata sulla parete nord da ripidi canaloni, mentre il versante sud, più agevole e meno inclinato, evoca profili carsici e dolomitici. La via normale di salita è tracciata proprio sul versante sud. La prima ascensione di cui si ha notizia certa risale al 21 agosto 1832 e venne effettuata dal geologo ligure Lorenzo Pareto il quale, raggiunta la vetta, compì anche alcune osservazioni barometriche. Il Giro del Marguareis è anche noto come Giro del Calcare per la massiccia presenza di rocce calcaree, che conferiscono alla montagna un aspetto particolare composto da lunghe striature, campi solcati, estese fratture più o meno profonde, e le famose grotte.

 

 

Colle dei Pancioni (2455 m)

Canale dei Pancioni + variante della Guglietta

Difficoltà : da D aTD- secondo l’innevamento.

Sviluppo : 400 m.

Roccia : Calcare, discreta (si tratta di una salita su terreno misto da farsi con il giusto innevamento).

Materiale : una serie di nuts, qualche friend.

Attacco: si risale il canale tra la punta Tino Prato e la cima Armusso per 150m (35°-40°) fino ad una gigantesca caverna sostando sul bordo sinistro,  sosta con 1 anello (ore 1,30 dal rifugio Garelli).

1) Si attraversa a sinistra su cengia nevosa per 50m, 2 anelli.

2) Ancora a sinistra per qualche metro poi dritti su placca rocciosa coperta di neve fino ad un terrazzino, 30m 2 anelli.

3) Sempre dritti su placca innevata poi si sale un pilastrino fessurato (chiodi) quindi si attraversa diagonalmente a destra su neve e roccia arrivando in un canale, 50m 2 anelli sulla parete destra del canale.

4) Si risale il canale per 20m e prima della sua fine si scalano alla meglio le rocce alla sua destra (IV, chiodi) fino ad un piccolo terrazzino su di una spalla, 50m 2 anelli.

5) Si prosegue sulla spalla nevosa fino ad un risalto di rocce alto una ventina di metri, 50m 2 anelli.

6) Dalla sosta ci si abbassa di qualche metro, si attraversa a destra e si supera la fascia rocciosa su terreno misto (III, IV). Un breve pendio nevoso porta ad un altro affioramento roccioso, 55m 2 anelli.

7) Si prosegue a destra per un canale interrotto da rocce fino ad un piccolo nevaio, 45m 2 anelli su piccolo affioramento roccioso a sinistra del nevaio.

8) Si attraversa il ripido nevaio orizzontalmente verso destra e si entra nell’ultimo canalino, 50m 2 anelli sulla destra del canale.

9) Superando un paio di strozzature si raggiunge il colle, 50m 2 anelli sulla placca a sinistra del canale.

Discesa : si sale a sinistra per un ripido pendio sulla Punta Tino Prato, si raggiunge il Colle Dei Genovesi ;da qui si scende per l’omonimo canalone o in alternativa, saliti sulla Cima Marguareis, per il Canalone Dei Torinesi.

 

 

Punta Tino Prato (2595 m)

Spigolo Nord-Est  Via Aste –Biancardi

Difficoltà : TD.

Sviluppo : 500 m.

Roccia . calcare, discreta con tratti friabili.

Materiale : qualche chiodo,una serie di nuts e una di friends.

Attacco: si risale il canale dei Genovesi, si oltrepassa un diedro camino che si biforca a Y in alto, si raggiunge il II diedro camino presso il quale sulla sinistra in alto inizia la via, sosta 1 anello con cordino su cengia spiovente (ore 1,30 dal rifugio Garelli).

1) Si attraversa a destra fino al bordo sinistro del diedro camino, si sale dritti per diedrini erbosi sino ad una cengetta detritica sulla sinistra (IV+), 50m 2 anelli.

2) Si attraversa a sinistra fino ad un pilastrino di roccia solida, si sale direttamente per una lama poi infine con un passo a destra si supera un muretto (IV+), 40m 2 anelli in una nicchia.

3) Si attraversa orizzontalmente a destra in esposizione (IV) poi si prosegue direttamente per un diedro a tratti ghiaioso che porta all’ampia detritica spalla dello spigolo. Dopo 10m su detriti si arriva ad una bassa e larga fascia rocciosa (IV+), 50m 2 anelli.

4) Si supera la fascia di rocce rotte fino al limite superiore della spalla (II, III), 30m 2 anelli.

5) Si prosegue direttamente in un diedro fessurato a sinistra dello spigolo (V, V+). Si sale il diedro seguente chiuso da uno strapiombo uscendo per blocchi ad una cengetta (V), 35m 2 anelli.

6) Si attraversa a sinistra, si sale verticalmente e si entra in una fessura diedro giallastra per proseguire su rocce più facili fino ad una cengia (6a ) , 40m 2 anelli.

7) Si attraversa a sinistra verso una comoda piazzola, si risale la fessura diedro a destra che porta alla forcella a monte di un gendarme caratteristico ben visibile dal basso (IV). Si prosegue su una placca appoggiata e si sosta sotto un muretto strapiombante (III+), 40m 2 anelli.

8) Si sale la fessura sovrastante diagonalmente a destra in esposizione (6a). Si prosegue a destra poi dritti sino ad una zona di cenge, quindi per placche sulla sinistra fino a raggiungere lo spigolo, 50m 2 anelli.

9) A sinistra dello spigolo per fessure (IV, III), 35m 2 anelli.

10) Segue un tratto di cresta pianeggiante (I, II), 50m 2 anelli su affioramento a destra dello spigolo.

11) Ancora un tratto di cresta pianeggiante fin sotto l’ultima impennata (I, II), 40m 2 anelli.

12) Si attraversa scendendo verso sinistra poi si risale un diedrino (IV + roccia friabile) sostando sulla cresta, 40m 2 anelli.

13) Ancora per cresta facile, 50m 1 fix e 1 anello. Un tratto di cresta senza difficoltà conduce alla vetta.

Discesa : in pochi minuti si raggiunge il Colle Dei Genovesi,si sale poi alla Cima Marguareis e attraverso il Colle Dei Torinesi e il canalone omonimo si ritorna al laghetto alla base delle pareti.

 

Sentiero Sordella

Un percorso tra straordinari scenari carsici, suggestivi laghi, grandi pareti al cospetto della vetta più alta delle Alpi Liguri: il Marguareis (2651 m).

Si può accedere all’anello da tre vallate: Valle Pesio (dal rifugio Garelli), Valle Tanaro (dal rifugio Don Barbera), Valle Ellero (dal Rifugio Mondovì).

Dal Rifugio Garelli (1970 m) si raggiunge su sentiero segnalato (passando dai Laghetti del Marguareis 1924 m) la base della ferrata dove si trova una bacheca con tutte le informazioni sull’anello che va percorso in senso antiorario.

Si sale quindi per il canalino dei Torinesi attraverso la variante (attrezzata con cavi d’acciaio e scalini) raggiungendo il Colle dei Torinesi (2450 m) per poi proseguire in quota sino al Colle Palù (2520 m). A questo punto si scende in direzione del Bivacco Saracco Volante senza però raggiungerlo, ma girando al bivio (segnalato) a sinistra verso il colle del Pas (2350 m).

In seguito si scende verso il lago Ratoira (2205 m) dove si trova un’altro bivio segnalato da cui si raggiunge Porta Marguareis (2275 m). Di qui si scende in direzione dei laghetti del Marguareis completando così l’anello.

Volendo si può integrare l’anello con la salita alla Cima Marguareis (2614 m) raggiungibile dal Colle dei Torinesi.

 

Web: www.rifugiogarelli.com

 

 

 

Rifugio Villa SOCHE (1293 m)

 

Località: Pian del Creus, Comune di Chiusa Pesio
Proprietà: privata, Soc. Villa Soche
Accesso: Itinerario 07.02
Servizi: 20 posti letto, riscaldamento a legna, acqua, servizi igienici, utilizzabile solo se accompagnati da un socio della società Villa Soche.





Rifugio di SESTRERA SOTTANO (1331 m)

 

Località: Gias sottano di Sestrera, Comune di Chiusa di Pesio
Proprietà: Parco Naturale del Marguareis
Accesso Itinerario 07.02
Servizi: 6 posti letto su tavolato, acqua, illuminazione fotovoltaica, soggiorno con cucina, apertura previo ritiro chiavi.

Il rifugio nasce dalla ristrutturazione, terminata nel 2014, del Gias sottano di Sestrera da parte del Parco del Marguareis.



Poco frequentato nel tratto che collega il Pian del Creus al Rifugio Sestrera sottano, questo breve e piacevole anello consente di immergersi nella natura del Parco del Marguareis: distese di abeti bianchi, ora in purezza ora miste a faggi, e piccoli branchi di schivi caprioli che si paleseranno solo a chi saprà percorrere in punta di piedi questo bel sentiero.

Dislivello in salita: +381/-72 m; Dislivello totale: +383/-383 m;
Tempo di salita: 1:20 - 1:30 ore; Tempo totale: 2:00 - 2:15 ore;
Distanza: 5416 m; Difficoltà: E;
Aggiornamento: Primavera 2017; Commenti: 0;
Approfondimenti: L'Abete bianco.





Capanna Speleologica Alberto MORGANTINI (2219 m)

 

Località: Colla Piana, Comune di Briga Alta
Proprietà: Gruppo Speleologico Alpi Marittime, CAI Cuneo
Accesso: Strada militare dal Colle di Tenda per Monesi, al km. 12 sentiero a sinistra per il rifugio (0:15 ore, diff. T); la strada è sterrata con fondo molto sconnesso da percorrere solo in fuoristrada.
In alternativa, Itinerario 07.06 fino a Gias dell'Ortica da dove si prosegue per la Cap. Morgantini (4:00 ore, diff. E)
Servizi: 21 posti letto su tavolato, acqua, illuminazione fotovoltaica, soggiorno con cucina, apertura previo ritiro chiavi.

Costruzione prefabbricata metallica a due piani, inaugurata nel 1977 e ristrutturata nel 1999. La capanna è intitolata alla memoria del socio Alberto Morgantini, promotore della sua costruzione.

 

Rifugio PIAN DELLE GORRE (1030 m)

 

Località: Pian delle Gorre, Comune di Chiusa Pesio
Proprietà: Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro
Accesso: su strada comunale da loc. Certosa
Servizi: gestito.

 



Confortevole struttura con grande locale al piano terra e confortevoli camere che, per la sua posizione, è particolarmente adatto a gruppi e comitive che vogliano godere della straordinaria natura circostante e di un locale accogliente e amichevole.
Il rifugio si trova sul bellissimo pianoro di pian delle Gorre, luogo ideale per una giornata all'aperto grazie alla facilità d'accesso. Dal rifugio partono numerosi itinerari sui sentieri del parco di varia difficoltà, tra cui il percorso del giro del Marguareis. In inverno la struttura si trova sul circuito della pista di sci nordico della valle Pesio.

Web: www.rifugiopiandellegorre.it

 

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